Foscarini viene fondata sull'isola di Murano (Venezia)

Foscarini inizia la sua attività producendo apparecchi d’illuminazione destinati al mondo contract. Sull’isola veneziana, in particolare nel corso degli anni '70, a fianco delle tradizionali realizzazioni di vetro soffiato di Murano, si era sviluppata una cospicua attività per le forniture alle grandi commesse d’architettura. All’impiego delle varie tecniche di lavorazione del vetro soffiato, Foscarini affianca una specifica attenzione agli aspetti illuminotecnici. Insomma, il vetro ma pensato per l’illuminazione: una scelta che comporta precise conseguenze di natura progettuale, tesa a costruire, nella migliore tradizione del design italiano, una cultura product oriented' \\t—Tratto dalla monografia Foscarini '83'03: Vent'anni di design della luce.

Nasce la prima collezione a catalogo di lampade di design

Foscarini affianca alle commesse contract una produzione destinata alla serie. La prima fase della produzione coniuga due filoni: da una parte i modi realizzativi che impiegano il vetro soffiato di Murano, dall’altra il tentativo di farli dialogare con la cultura del progetto contemporaneo. Apparecchi in vetro soffiato che fanno luce, per cui vengono ricercate inedite scelte produttive, che talvolta mettono in difficoltà i maestri vetrai forzandoli verso direzioni non abituali. Lampade dalle forme linde e semplici, di frequente segnate da movimenti e soluzioni meccaniche, che impiegano il vetro per le valenze di materia e cromia, sforzandosi di superare un’impostazione puramente decorativa o di trattamento delle superfici.' \\t—Tratto dalla monografia Foscarini '83'03: Vent'anni di design della luce.

Prima collaborazione con designer esterni

Nel 1985 la produzione di serie raggiunge il venti per cento del fatturato di Foscarini e nasce la prima collezione progettata da designer esterni. Adam D. Tihany e Joseph Mancini concepiscono Wassily off the Wall, ispirata al mondo pittorico di Kandinsky e ai balletti di scena del teatro della Bauhaus. Più oggetti illuminati che lampade, sono modelli da tavolo e da parete ricavati dalla combinazione di solidi dai colori primari, composti con montature in metallo lucido. \\t—Tratto dalla monografia Foscarini '83'03: Vent'anni di design della luce.

Nuovo assetto aziendale

L’acquisizione dell’azienda da parte di Urbinati e Vecchiato si collega a una decisa svolta nelle strategie e nelle politiche imprenditoriali, con il ricorso a designer esterni per il prodotto e la comunicazione e la ricerca serrata di un’adeguata strutturazione produttiva, distributiva, commerciale e di servizio. In questi anni si conferma una modalità di organizzazione dell’azienda attraverso un team work, dove competenze diverse concorrono alla definizione, messa a fuoco e soluzione delle problematiche strategiche e operative. \\t—Tratto dalla monografia Foscarini '83'03: Vent'anni di design della luce.

Nuovo logo

Designer e art director dell'azienda dal 1988 al 1993, Dordoni ridisegna il marchio Foscarini eliminando l’esplicito riferimento a Murano che prima ne accompagnava il nome. La rinuncia all’identificazione univoca con la città lagunare viene ritenuta un passaggio obbligato per andare a costruire precise possibilità di ulteriore crescita e sviluppo.

Lumiere di Rodolfo Dordoni

Lumiere nasce dalla rivisitazione del classico apparecchio da tavolo con paralume, dove i differenti componenti e materiali – il supporto a treppiede in pressofusione d’alluminio e l’essenziale diffusore in vetro soffiato satinato – si combinano in armonioso dialogo. Una riflessione attorno alla forma archetipa degli apparecchi illuminanti che ben si inserisce nel filone del rassicurante recupero della memoria, mentre d’altra parte anticipa la pulizia e riduzione formale del minimalismo.

Orbital di Ferruccio Laviani

Foscarini non abbandona il vetro soffiato ma si orienta, al di là dei materiali, sul prodotto di industrial design ponendo la ricerca progettuale al centro dell’attenzione. Così Orbital è un oggetto illuminato più che un apparecchio per illuminare, dal forte impatto grafico e dalle cromie accese, studiato nei particolari metallici perché è “tutto a vista”. Orbital sarà poi inclusa, come esempio di nuovo design italiano, tra gli oggetti consacrati da una serie di francobolli “Design italiano” editi dalle Poste Italiane nel 2001.

Havana di Jozeph Forakis

Jozeph Forakis immagina inizialmente Havana in vetro con un profilo a sigaro simile a quello definitivo. Valutazioni sulla fattibilità tecnica ed economica dell’apparecchio portano poi a escludere il vetro e a scegliere il polietilene per realizzare il diffusore. Per la prima volta con Havana, Foscarini produce una lampada in plastica, leggera, mobile, emanante luce diffusa, giovane nell’immagine, economica nei costi che ben presto si afferma per la duttilità d’impiego e la facilità con cui si adatta a svariate condizioni e contesti spaziali, anche nelle varianti sospesa e a parete. Havana è presente nella collezione del MoMA (Museum of Modern Art) di New York.

Nuovi materiali: l'azienda lascia Murano

Scelte organizzative e logistiche caratterizzano questi anni. A maggio 1993 la sede operativa lascia Murano, dove rimane solo l’amministrazione, per Marcon nella provincia veneziana, una collocazione più agevole in particolare per la gestione logistica. Nel 1994 tutta l'azienda viene trasferita.

Lightweight di Tom Dixon

Tom Dixon propone quattro disegni di lampadario, reinterpretando la classica conformazione a braccia e componibilità dei modelli veneziani. Uno di questi raggiunge un diametro di 120 cm sviluppando alla base otto braccia ed è costituito da un centinaio di elementi retti saldati artigianalmente a comporre un telaio reticolare. È l’unico pezzo della collezione ancora in produzione con finitura zincata a caldo, color grigio lucido.

Il percorso verso la qualità

Nel 1996 Foscarini decide di conseguire la certificazione UNI EN ISO 9001 a completamento di un processo – avviato dall’inizio del decennio con l’attivazione ad esempio di una procedura di monitoraggio dei reclami – teso al raggiungimento di un sistema di qualità complessivo dell’impresa, dall’organizzazione del lavoro al controllo del soddisfacimento del consumatore finale. Si tratta della scelta di dedicare attenzione a una serie di aspetti centrali per l’azienda – anche se certo non ancora pienamente rilevanti per il pubblico finale – in grado di assommare nuove'qualità' alla costruzione dell’identità di un’impresa di disegno industriale.

Dolmen di Ferruccio Laviani

Dolmen ha identificato per Foscarini l’approdo all’idea di una lampada flessibile, duttile, in grado di adattarsi a tipologie d’impiego differenti, in particolare nella sua configurazione originaria da appoggiare semplicemente a parete; un’interessante e anticipatrice apertura verso una polifunzionalità dell’oggetto, divenuta certo una delle tematiche centrali del design contemporaneo. Altrettanto significativo il recupero dell’immaginario linguistico e visivo degli anni sessanta, destinato a suscitare grande interesse.

Passerella di Luce

L’immagine e la comunicazione nel 2000 si rivolge in particolare al pubblico e alla stampa generalista, con una campagna organizzata dall'agenzia Attila di Milano che culmina con una'sfilata con lampade', evento realizzato in concomitanza con l’Euroluce 2000.

Mite e Tite di Marc Sadler

Oltre due anni di ricerche sono stati necessari per la realizzazione di Mite e Tite, lampade prodotte dal 2000, con corpo in tessuto di vetro avvolto da un filo in fibra di carbonio o kevlar®. In relazione alla volontà di avere un apparecchio che trasmettesse adeguatamente il flusso luminoso, è stata individuata un’idonea tecnologia costruttiva – il rowing – e sono stati man mano perfezionati uno stampo e una forma appropriati.

Supernova di Ferruccio Laviani

Big Bang di Enrico Franzolini con Vicente Garcia Jimenez

Caboche di Patricia Urquiola con Eliana Gerotto

Spesso, le idee più originali nascono guardando gli oggetti comuni con occhi diversi. Caboche nasce nel 2005 da un’intuizione tanto forte quanto semplice: una lampada preziosa, sofisticata e leggera come un braccialetto di perle. Caboche si è affermata sin da subito come uno dei maggiori best-seller di Foscarini, fino a diventare una vera e propria icona nel mondo dell'illuminazione di design. Oggi, Caboche Plus rappresenta un upgrade del progetto originario, che ne sviluppa i concetti fondativi forte delle nuove tecnologie e di un ulteriore sforzo di semplificazione. Un oggetto dal grande impatto visivo, capace di unire leggerezza, valenza arredativa e funzionalità.

Twiggy di Marc Sadler

Un segno inconfondibile nello spazio, sintesi fra la creatività eclettica di Marc Sadler e la ricerca Foscarini nel campo dei materiali e delle tecnologie. Sospesa su uno stelo flessibile come una canna da pesca e regolabile con dei contrappesi, la lampada da terra Twiggy è un’idea semplice e geniale, diventata un’icona delle lampade di design ad arco.

Vertigine al Superstudio Più di Milano

A raccontare i valori del brand e soprattutto gli scenari, le atmosfere e le suggestioni che intende suscitare attraverso le sue lampade, Foscarini si affida per la prima volta a una videoinstallazione dal contenuto fortemente emozionale, che presenta al Fuori Salone 2007.

Gregg di L+R Palomba

Allegro di Atelier Oi

2008/2014: Sponsor ufficiale della Biennale di Venezia

Foscarini rinnova il suo impegno a sostegno della cultura e dell'arte: per sette anni consecutivi l'azienda è sponsor ufficiale della Esposizione Internazionale d’Arte e della Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, a conferma dell'affinità e della vicinanza al mondo della creatività e dell'arte e ai linguaggi della contemporaneità. Ricerca, innovazione, cultura del prodotto e sperimentazione sono i valori su cui da sempre si fonda la filosofia di Foscarini, che parla ad un pubblico eterogeneo, attraverso forme e canali innovativi, con iniziative legate ad ambiti interdisciplinari. Una visione che si esprime pienamente nella presenza a Venezia, dove le lampade Foscarini offrono una reinterpretazione in chiave contemporanea dei luoghi storici della Biennale. Installazioni di luce dalla presenza inconfondibile e dalla forte carica evocativa, disseminate tra l'Arsenale e i Giardini, confermano la capacità di realizzare scenografie, creare atmosfere e suscitare emozione anche in contesti e spazi dalle dimensioni imponenti.

Fiber Evolution: composizioni di lampade

Foscarini lavora da sempre sul tema della personalizzazione dello spazio e dell’interazione tra progettista e prodotto, per sottolineare che - dall’impiego di una produzione seriale - sono possibili infinite possibilità di configurazione che giocano sulla combinazione di diverse forme e sul loro utilizzo in composizione. Per sottolineare la flessibilità della collezione nel rispondere alle esigenze anche di grandi ambienti contract, Foscarini ha dato vita nel 2008 al progetto Fiber Evolution, un progetto-evento realizzato in collaborazione con Marc Sadler, che ha toccato alcune importanti capitali del design in Europa e negli USA. Attraverso la composizione di modelli standard della collezione Foscarini, vengono create delle grandi sculture luminose, vere e proprie installazioni scenografiche perfettamente flessibili e declinabili in funzione dello spazio.

Genesis al Superstudio Più di Milano

Una riflessione sulle emozioni che sono all’origine di ogni lampada Foscarini - ciascuna con la sua diversa personalità, storia e sviluppo. Genesis si propone di raccontare e rappresentare le emozioni che sono componente essenziale di ogni progetto dell’azienda e lo fa attraverso un fulcro vivo che sprigiona immagini evocative, effetti di luce e di colore. Lo spettatore è completamente avvolto dall’ambiente luminoso caratterizzato da una sequenza di variazioni cromatiche, espressione di emozioni diverse.

Tress di Marc Sadler

Infinity al Superstudio Più di Milano

Si chiama Infinity, ossia'infinito', come qualità di ciò che non ha confini, e per questo non può essere contenuta né avere una fine. Per far assaporare l’intensità delle atmosfere e trasmettere la molteplicità delle lampade Foscarini, Infinity mette in scena un gigantesco caleidoscopio, all’interno del quale si inseguono inaspettate e affascinanti coreografie di luce, alternate a video e brani musicali. Nell’atmosfera di Infinity il mondo Foscarini viene specchiato all’infinito, accompagnando lo spettatore in un percorso scenografico di esperienze multisensoriali con il ricorso a spettacolari riflessi ed effetti di luce, colore e suoni.

Le Soleil di Vicente Garcia Jimenez

Lumiere XX di Rodolfo Dordoni

Nasce "INVENTARIO – Tutto è progetto"

INVENTARIO non parla di Foscarini - perchè abbiamo creduto nello spirito di un progetto che fosse completamente libero - ma è portavoce dei valori dell'azienda, gettando uno sguardo illuminato e libero sulla scena del design, dell’architettura e dell’arte. INVENTARIO è un progetto editoriale innovativo per vocazione, ideato e diretto da Beppe Finessi, edito da Corraini, promosso e sostenuto da Foscarini – presentato in anteprima il 26 agosto 2010 in occasione della 12. Mostra Internazionale di Architettura a Venezia.

Foscarini Evolution a Langenthal

Foscarini partecipa alla manifestazione Designer's Saturday nella location di Création Baumann con la suggestiva installazione'Foscarini Evolution' concepita da Vicente Garcia Jimenez, una reinterpretazione su macro-scala della lampada Tress di Foscarini. Lunghissime strutture rosse tubolari sono state realizzate utilizzando più di 100 lampade Tress posizionate orizzontalmente all'interno degli spazi.

Installazione Inside al Superstudio Più di Milano

Progetto di Vicente Garcia Jimenez, con contributi video di Massimo Gardone e Fabio Bressan e musiche originali di Francesco Morosini, l'ìinstallazione Inside ha affascinato gli spettatori immergendoli in un tunnel ricco di effetti digitali e musiche. L’architettura dello spazio ha permesso di vivere due esperienze diverse: una fortemente emotiva, all’interno del percorso multimediale che invitava a cogliere gli aspetti progettuali di ogni prodotto, l’altra più orientata alla comprensione razionale, nella presentazione delle novità 2010 della collezione.

Plass di Luca Nichetto

Binic di Ionna Vautrin

Aplomb di Lucidi Pevere

Bahia di Lucidi Pevere

Troag di Luca Nichetto

Di Vaso in Fiore

Prendendo spunto dalla copertina del primo numero del progetto editoriale Inventario – Tutto è progetto, che rassegna alcuni tra i più interessanti vasi da fiori concepiti nella storia del design, nasce la mostra'Di Vaso in Fiore. Inventario tra natura e design' a cura di Beppe Finessi – architetto e critico del design e direttore del bookzine promosso e sostenuto da Foscarini. La mostra è un altro importante appuntamento per Foscarini, che conferma l’impegno nella promozione di creatività, ricerca e innovazione attraverso iniziative culturali di respiro internazionale. La mostra, che si è tenuta dal 7 aprile al 9 maggio 2011, ha presentato circa cinquanta vasi con, tra gli altri, opere di Lorenzo Damiani, Florence Doleac, Marco Ferreri, Freshwest, Alexis Georgacopoulos, Martí Guixé, Massimo Lunardon, Fabio Novembre, Donata Paruccini, Cédric Ragot, Tina Roeder, Adrien Rovero, Denis Santachiara, Robert Stadler, Paolo Ulian, Vedovamazzei, Guido Venturini, oltre ad alcune creazioni'storiche' di Angelo Mangiarotti, Enzo Mari, Alessandro Mendini ed Ettore Sottsass.

Metamorphosis al Superstudio Più

Un ambiente buio, un’atmosfera vibrante e intensa, uno spazio di grandi dimensioni dove si stagliano come totem gigantesche sculture di luce. È Metamorphosis, la sorprendente installazione che Foscarini ha proposto negli spazi di Superstudio Più in occasione del Fuorisalone 2011. Una metamorfosi è una trasformazione e il concetto del cambiamento è reinterpretato dalle lampade Foscarini – ripetute, ruotate, riposizionate – proposte in moltiplicazione a formare dei monumenti di luce: una combinazione di 7 modelli della collezione, per un totale di 464 lampade scomposte, reinterpretate e ricomposte in 22 sculture luminose, alcune delle quali sfiorano i 9 metri di altezza. Il pubblico è avvolto in un’atmosfera magica che restituisce l’emozione della metamorfosi: dall’elemento seriale alla scultura luminosa con coreografie luminose progettate dal lighting designer A.J . Weissbard e musiche originali di Francesco Morosini.

Magneto di Giulio Iacchetti

Anisha di Lievore Altherr Molina

Birdie di L + R Palomba

Chuochin di Ionna Vautrin

Fare Lume. Candele tra arte e design

La mostra Fare Lume. Candele tra arte e design che si è tenuta dal 5 aprile al 21 maggio 2012 al Museo Poldi Pezzoli di Milano, a cura di Beppe Finessi, è stata una riflessione storico-critica sulla candela. Oggetto apparentemente d’altri tempi, in un’epoca di innovazioni tecnologiche eccezionali, la candela in realtà non ha mai smesso di attrarre per la sua caratteristica unica di fare magicamente luce attraverso il fuoco. In mostra circa 50 opere, tra oggetti di design (candele e candelieri) e opere d’arte contemporanea, tra pittura, scultura e installazione. Dalle sale della casa museo milanese,'Fare Lume' diventerà poi la copertina del quinto numero di INVENTARIO.

Inspire al Superstudio Più per il Fuorisalone

L'installazione Foscarini Inspire, proposta negli spazi di SuperstudioPiù e curata da Vicente Garcia Jimenez, sceglie il linguaggio cinematografico per raccontare una storia poetica ed evocativa, che prende vita su 27 grandi schermi. Il concetto di cinema viene sviluppato e decostruito in un viaggio immaginario attraverso il flusso del tempo e dello spazio, per essere restituito reinventato, moltiplicato, frammentato. Immagini e suoni si scompongono e ricompongono per raccontare l'idea creativa, la sensibilità, l'intuizione da cui nasce ogni progetto Foscarini. Il visitatore si trova immerso in una nuova dimensione, con un'architettura di schermi e ambienti acustici tridimensionali. Installazioni video di Massimo Gardone e Fabio Bressan e musiche originali di Francesco Morosini.

Aprono Spazio Brera a Milano e Spazio Soho a New York

Il legame di Foscarini con il mondo dell'arte fa parte di una visione di ampio respiro, che si è concretizzata nel 2013 anche nell'apertura di Foscarini Spazio Brera a Milano e Foscarini Spazio Soho a New York. Non solo showroom, ma luoghi aperti alla creatività, nati per raccontare storie e trasmettere emozioni anche attraverso installazioni firmate da artisti ed esponenti della creatività internazionale. Come Attilio Stocchi, che ha realizzato in occasione dell’apertura dello spazio di Milano la sua opera SEME/SEED, e Stefano Arienti, che ha proposto per lo Spazio di New York un'inedita installazione ambientale sul tema a lui caro delle'Alghe'.

Intorno al Libro

La mostra'Intorno al libro. Tra Arte e Design' – dal 5 aprile al 6 maggio 2013 al Museo Poldi Pezzoli – ne ha indagato il perimetro, esplorando non tanto il libro in sé, come prodotto cartaceo, ma tutto quell’universo di oggetti e azioni progettuali che gli stanno intorno: dal segnalibro al leggìo, dalla libreria alla lampada. In esposizione più di cento opere, tra oggetti di design e arredamento, progettate dai nomi più significativi del design internazionale.'Intorno al libro', progetto espositivo a cura di'INVENTARIO', è stata promossa e sostenuta da Foscarini. Una scelta che testimonia l’approccio trasversale dell’azienda: che fa dialogare tra loro le diverse arti – design, fotografia, pittura, scultura – per offrire allo spettatore visioni sempre nuove e inconsuete.

La Casa Morbida

Un tema tradizionale ma in realtà attualissimo: il'textile design' – su questo era incentrata'La Casa Morbida', mostra a cura di Beppe Finessi, tenutasi dal 26 marzo al 5 maggio 2014 in occasione della Milano Design Week 2014. L’esposizione ha tracciato un legame tra passato e presente, mettendo in relazione opere della produzione tessile moderna e contemporanea con i modi e gli approcci dell’artigianato. 'La Casa Morbida' si è sviluppata lungo l’intero percorso espositivo del Museo Poldi Pezzoli, ricorrendo spesso a soluzioni innovative e accostamenti inattesi, per enfatizzare il dialogo tra gli oggetti del Museo e gli ambienti della Casa.'La Casa Morbida', progetto espositivo a cura di'INVENTARIO', è stata promossa e sostenuta da Foscarini. Una scelta che testimonia l’approccio trasversale dell’azienda: che fa dialogare tra loro le diverse arti – design, fotografia, pittura, scultura – per offrire allo spettatore visioni sempre nuove e inconsuete.

Tuareg di Ferruccio Laviani

Twice Light

Più di 120 scatti per più di 120 incontri fra persone, fino ad allora sconosciute, sotto l’arco della lampada Twice as Twiggy. Nato in occasione della NY Design Week 2015, Twice Light è un progetto fotografico firmato Gianluca Vassallo in cui Twice as Twiggy, icona Foscarini firmata Marc Sadler proposta in versione gigante, diventa protagonista degli spazi pubblici di NY City, da Soho a Central Park passando per Chelsea e Coney Island. L’intento dell’artista è stato quello di formare e immortalare delle piccole comunità temporanee. Invitando due sconosciuti ad unirsi e guardarsi sotto una lampada per le strade di New York, Vassallo ha cercato di rendere visibile il filo sottile che unisce due persone, fino ad allora sconosciute.

Ritratti: un libro d'ispirazione

Ritratti narra sei storie diverse, attraverso i differenti punti di vista e sensibilità di tre fotografi: Tommaso Sartori, Kasia Gatkowska e Andrea Ferrari. Una selezione di lampade, scelte tra le più iconiche della collezione Foscarini, vengono raccontate con differenti mood, creati dall’architetto Elisa Ossino, in un viaggio all’interno di cinque abitazioni in giro per l’Italia e nei suggestivi spazi outdoor dell’Arsenale di Venezia. Il progetto grafico - diretto da Artemio Croatto/Designwork – è arricchito da brevi testi realizzati da autori, architetti, designer, curatori, critici.

Geografie. Tra arte e design

La mostra Geografie, a cura di Beppe Finessi, che si è tenuta dal 1 Aprile al 4 Maggio 2015, è stata dedicata al tema della rappresentazione geografica, la cartografia, la visualizzazione grafica del pianeta, le mappe e i mappamondi. Un’indagine che unisce la creatività contemporanea con le opere storiche presenti nella casa museo, un percorso ricco e articolato con cui il Museo Poldi Pezzoli, Foscarini e INVENTARIO continuano la loro riflessione sull’arte e sul design in continuità con le mostre degli anni precedenti.

Twice as Twiggy di Marc Sadler

Kurage di Nendo+Nichetto

Spokes di Garcia Cumini

Anni Luce

1990: dalla collaborazione tra Foscarini e il designer Rodolfo Dordoni nasce Lumiere: un paralume in vetro soffiato è abbinato a un treppiede in alluminio, in una rilettura innovativa della classica tipologia dell’abat jour. Foscarini ha voluto festeggiare il venticinquesimo anniversario di questo prodotto-icona attraverso una rievocazione degli anni che ha attraversato. Anni veloci, di grandi trasformazioni, in cui è cambiato il mondo. Una video-installazione proietta le immagini su 26 differenti schermi, simultaneamente: un'inventario' di fatti e personaggi, drammi e speranze, rivoluzioni tecnologiche e creative, mutamenti di stile e di costume.'Anni Luce' si è tenuta negli spazi della Triennale di Milano, dal 2 al 30 Aprile 2016, a cura di Michele Calzavara ed Elisa Ossino.

Miglior stand alla Fiera di Stoccolma

Nel febbraio 2016 Foscarini partecipa per la prima volta alla Stockholm Furniture Fair, la più importante fiera scandinava dedicata al design. Dopo diverse presenze in città ad eventi fuori fiera negli anni precedenti, l'azienda sceglie una presenza forte e d’impatto, con l’obiettivo di raccontare la personalità del brand Foscarini e l’emozione della collezione in tutti i suoi elementi distintivi: molteplicità di colori, materiali, forme, designer e stili differenti. Ferruccio Laviani ha immaginato uno stand evocativo con uno scenografico tunnel che ospita l’eclettico universo Foscarini. La forza del progetto porta l'azienda a vincere il premio come Miglior Stand della fiera.

Reality or Illusion a Spazio Brera e Spazio Soho

Un’installazione che sfida la nostra mente: cos'è reale e cosa non lo è? L'esperienza di 'Realtà o illusione' permette al visitatore di entrare in un mondo grafico che, come nella 'stanza di Ames', offre la sensazione di crescere e diminuire improvvisamente di dimensioni. In un audace gioco prospettico, creato da un pattern multicolor e movimentato da superfici collocate su diversi livelli, le dimensioni degli oggetti e delle persone appaiono più grandi o più piccole, in un sottile inganno della prospettiva. Ed è proprio in questo background che le versioni giganti delle icone Foscarini dominano la scena ed enfatizzano il senso di meraviglia. Un’esperienza pensata per raccontare in occasione della Design Week di Milano e di New York le nuove versioni'extralarge' di alcune delle lampade Foscarini più amate come Big Bang L e XL, Spokes Large e Twice as Twiggy.

Quasi Segreti. Cassetti tra Arte e Design

L’esposizione,che si è tenuta nella casa museo dal 16 marzo al 25 aprile 2016, si è concentrata sul mondo contemporaneo dei cassetti, elementi evidentemente funzionali, capaci di contenere, ordinare e nascondere ma, come afferma il curatore Beppe Finessi'proprio per queste loro caratteristiche d’uso, anche capaci di suggerire visioni, evocare ricordi e suggestioni'. Giovani designer ma anche i grandi maestri della progettazione hanno riletto e interpretato questa presenza domestica così consolidata nella nostra tradizione dell’abitare.

Buds di Rodolfo Dordoni

Fare Luce: un libro, un'installazione, un film.

FARE LUCE è il tema guida per Foscarini alla Design Week 2017 di Milano con un’installazione poetica dedicata alla celebrazione della luce, curata da Giovanni Maria Filindeu - un libro dedicato alla luce, curato da Beppe Finessi e un film ideato e prodotto da Gianluca Vassallo. L'installazione progettata dall’architetto Filindeu è una celebrazione della luce, delle emozioni, dei ricordi, delle esperienze, nate ed alimentate dalla manifestazione della luce. Fare Luce è anche il titolo di un libro che indaga il tema della luce, con contributi che spaziano tra architettura, design, arte, grafica, fotografia e illustrazione. Fare Luce sono anche quattordici brevi corti che raccontano differenti storie: storie semplici, storie quotidiane, accomunate dal tema di FARE LUCE.

Filo di Andrea Anastasio

Satellight di Eugenie Quitllet

Reverse Room

La collezione d’autore ‘The Light Bulb Series’ nata dalla collaborazione tra Foscarini e James Wines / SITE è protagonista dell’installazione'REVERSE ROOM', presentata in occasione della Milano Design Week 2018 presso Foscarini Spazio Brera: una'black box' capovolta ed inclinata che ribalta la percezione dello spazio e mette in discussione la nostra risposta all’ambiente e alle convenzioni.

Collaborazione Ecal & Foscarini

Con l’obiettivo di stimolare la giovane creatività e il pensiero progettuale, Foscarini ha chiesto agli studenti dell’ECAL di lavorare sul concetto di Luce portatile e mobilità. Gli studenti si sono potuti confrontare con la realtà del design nella concretezza dei suoi processi, mentre per Foscarini è stata un’occasione per confrontarsi con un pensiero creativo libero.

The Light Bulb Series

Nasce il progetto VITE

VITE è un affascinante progetto editoriale con cui Foscarini parla di luce partendo non dalle proprie lampade - chi le disegna, sviluppa o produce - ma dalle persone che vivono negli spazi che le lampade illuminano. Presentato nel 2020 e selezionato da ADI Design Index 2021, VITE è un viaggio che ci porta tra città del Nord, Sud, Est e Ovest, all’interno di ambienti veri, a incontrare persone reali - accompagnati dall’artista, fotografo e videomaker Gianluca Vassallo e dallo scrittore Flavio Soriga. Al centro dell’obiettivo e della narrazione sono le persone, mentre lo sguardo viene lasciato libero di aggirarsi in ambienti personali, veri e pertanto anche imperfetti, molto lontani dalla comunicazione tipica del mondo del design in cui Foscarini opera, che spesso teme l’imperfezione, quella che caratterizza la vita. Con il progetto VITE non vediamo più̀ set fotografici, ma case vissute, quotidiane, che ci raccontano da vicino le storie delle persone che le abitano.

Lumiere 30th di Rodolfo Dordoni

Twiggy Wood di Marc Sadler

Mite Anniversario di Marc Sadler

Caboche Plus di Patricia Urquiola con Eliana Gerotto

Ingo Maurer entra nell’hub di creatività di Foscarini

Foscarini rafforza il proprio ruolo distintivo nel campo dell’illuminazione decorativa di design a livello globale con l’acquisizione di Ingo Maurer e il preciso obiettivo di valorizzarne l’unicità del linguaggio estetico, garantendo al brand tedesco uno sviluppo futuro coerente con la propria prestigiosa identità storica. “Foscarini si posiziona sul mercato come hub globale di creatività nel campo dell’illuminazione decorativa di design, sommatoria di differenti libertà creative che si riflettono in proposte estremamente espressive e di forte personalità. Con questa operazione abbiamo deciso di investire nell’unicità del marchio Ingo Maurer, un brand che per noi è sempre stato di grande ispirazione e che ammiriamo da sempre per lo sguardo libero e l’approccio creativo”. CARLO URBINATI / Presidente e Fondatore di Foscarini.

Battiti

Nel progetto Battiti, presentato in mostra al Fuori Salone 2022, la luce viene impiegata non per illuminare ma per costruire. Come fosse un materiale: che realizza effetti, sottolinea forme, imbastisce ombre. Un laboratorio di pura sperimentazione sulla luce condotta da Foscarini con Andrea Anastasio e Davide Servadei di Ceramica Gatti 1928. Una ricerca frutto della libertà che da sempre caratterizza Foscarini, azienda senza fabbrica, che vive di idee, di immaginazione. Una libertà che rende possibile – anzi necessario – esplorare ogni volta i materiali e le modalità di produzione più adeguati a sviluppare nel modo migliore ogni nuova idea.

Lights and delights in the Garden of Eden

In occasione del Fuori Salone 2022, le novità 2022 di Foscarini si svelano nell’affascinante allestimento ideato da Ferruccio Laviani che ridisegna e trasforma il piano superiore di Foscarini Spazio Monforte in un giardino dell’Eden. De-Light Garden – il nome evocativo scelto per l’installazione – è un percorso immersivo che ricrea un lussureggiante giardino dove si svelano le novità 2022 di Foscarini: la lampada a sospensione Tonda dello stesso Laviani e la lampada da tavolo Bridge di Francesco Meda, inediti oggetti del desiderio per appassionati di design.

30 anni di libertà creativa

Era il 1992 quando Orbital - la lampada-scultura che sconvolgeva gli stereotipi dell’illuminazione dell’epoca - inaugurava la collaborazione tra Foscarini e Ferruccio Laviani. Da quel momento la collaborazione tra Foscarini e Laviani è diventata una ricerca continua di progetti in grado di esplorare nuove modalità di produrre racconti, stili, atmosfere. Una collaborazione proficua, nata da un’affinità elettiva, che si è sviluppata in tre decenni come un percorso di crescita comune.

Nile di Rodolfo Dordoni

Chiaroscura di Francesco e Alberto Meda

VITE – capitolo due

In occasione della Milano Design Week 2023, Foscarini presenta VITE 2, secondo capitolo del progetto nato nel 2018 insieme all’artista e fotografo Gianluca Vassallo che, mettendo in scena Vite di persone raccontate attraverso le case che abitano, ha segnato un cambio di rotta nel racconto delle collezioni Foscarini

What's in a lamp?

Sempre alla ricerca di soluzioni originali e distintive - non solo nell’ambito del prodotto, ma anche nel modo di raccontarsi - Foscarini ripensa le convenzioni comunicative nei social media tipiche del settore ed evolve in modo inedito e distintivo il proprio storytelling, trasformando il feed del canale Instagram @foscarinilamps in un luogo virtuale che dà voce ad esponenti noti o emergenti del mondo delle arti visive, con l'obiettivo di regalare bellezza, divertimento, stupore. Un progetto caleidoscopico in cui artisti e content creator internazionali di diversa estrazione - dall'arte digitale alla fotografia, dall'illustrazione alla motion art – sono invitati a lasciarsi ispirare e “giocare” con le lampade Foscarini, ognuna caratterizzata da stili, materiali, designer diversi tra loro.

30 anni di Havana di Jozeph Forakis

In un contesto dinamico e in continua evoluzione come quello del design, alcune creazioni riescono a resistere alla prova del tempo, diventando simboli iconici di innovazione e creatività. Havana di Jozeph Forakis è uno di questi, ed oggi celebra il suo 30° anniversario.

Chapeaux di Rodolfo Dordoni

Fleur di Rodolfo Dordoni