Marina a Meerbusch
– RENANIA
Confini, famiglie, viaggi
Abbiamo comprato questa casa otto anni fa, tutto il contrario di quella che sognavo. Quando ho varcato la soglia mi sono innamorata, all’istante. In qualche modo, anche quello è stato passare un confine: fidarsi, scoprire.
La mia vita è fatta di confini
Sono nata a Minsk, in Bielorussia, e lì vive ancora mio padre; ho studiato a Mosca; sono poi arrivata per lavoro in Germania dove ho conosciuto mio marito, che è un avvocato. Ci siamo sposati, abbiamo avuto una figlia. Intorno a noi, tanti quadri che abbiamo comprato viaggiando; molti vengono da Minsk, mi ricordano la mia infanzia. E tante foto di famiglia nelle cornici d’argento, come si usava una volta: i miei genitori, quelli di mio marito, il suo primo figlio con la moglie e il nipotino, nostra figlia, il nostro primo terrier che purtroppo non c’è più. Abbiamo comprato questa casa otto anni fa, tutto il contrario di quella che sognavo: volevo qualcosa di vecchio, di Jugendstil, ma mio marito ha insistito perché almeno andassimo a vederla. E quando ho varcato la soglia mi sono innamorata, all’istante. In qualche modo, anche quello è stato passare un confine: fidarsi, scoprire.
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Due libri, tre continenti, tredici città, venticinque case.
Due libri fotografici che parlano di luce, persone, vite e raccontano un viaggio, iniziato nel 2019, che ci ha portato in luoghi e latitudini sempre diversi, per incontrare una diversa luce e, con essa, altre culture dell’abitare.