
Omaggio al fascino vulcanico delle isole Eolie, Alicudi, Filicudi e Panarea sono le nuove lampade a sospensione in lava riciclata disegnate da Alberto e Francesco Meda. Un progetto che unisce sperimentazione e sostenibilità, trasformando gli scarti di lavorazione della pietra lavica in pezzi unici. Incontro tra industria e artigianato, frutto della ricerca e sperimentazione di nuovi materiali, espressione della libertà progettuale e creativa di Foscarini.
Una collezione di lampade che esprime la bellezza grezza della lava, con superfici ricche di porosità e crateri, trasformando un materiale di scarto in un oggetto di design che unisce estetica e sostenibilità. Un ulteriore passo avanti nella sperimentazione di materiali inediti e inaspettati nel settore dell’illuminazione, tratto distintivo della ricerca Foscarini.
Alicudi, Filicudi e Panarea nascono dalla collaborazione di Foscarini con Ranieri e i suoi art director Francesco Meda e David Lopez Quincoces. L’inedito materiale brevettato usato per questa collezione è frutto di un processo innovativo. L’impiego della lava riciclata consente di ottenere spessori ridotti, fino a 8-10 mm, pur mantenendo resistenza e la caratteristica espressività della lava naturale.
Ogni lampada è unica, con una texture irregolare e materica, arricchita da porosità e crateri. Anche se prodotte industrialmente, Alicudi, Filicudi e Panarea mantengono infatti un forte carattere artigianale: il processo di lavorazione avviene manualmente, determinando variazioni uniche ed irripetibili su ciascun pezzo.
Le tre lampade a sospensione, Alicudi, Filicudi e Panarea, prendono il nome dalle Isole Eolie, evocandone il fascino vulcanico. Le forme sono state scelte per sottolineare le potenzialità e i limiti del materiale utilizzato.

“A differenza del marmo, la lava non si estrae: si raccoglie direttamente dalla montagna. Dopo un’eruzione, il magma si sedimenta, diventando parte del terreno e formando blocchi di pietra lavica che possono essere lavorati. Il processo di taglio genera una grande quantità di trucioli di scarto, che abbiamo voluto recuperare. Il risultato sono lampade in lava riciclata, con una superficie calda, ricca di porosità e crateri.”
Francesco Meda
/ Designer
